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di Valentina Frediani (N. III_MMXV)
Lo scorso 23 settembre sono stati pubblicati in GU i decreti legislativi in attuazione del Jobs Act, dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri del 4 Settembre. Tra i passaggi divenuti oggetto di maggior confronto c’è sicuramente quello relativo alle misure in materia di controllo a distanza dei lavoratori. L’originario articolo 4 è stato integrato. Spicca nel primo comma la possibilità di impiego di impianti audiovisivi e di altri strumenti con finalità di tutela del patrimonio aziendale.
di Michele Iaselli (N. III_MMXV)
Il 14 luglio 2015 è stata predisposta la c.d. “Dichiarazione dei diritti in Internet” un documento, composto da 14 articoli, elaborato dalla “Commissione per i diritti e i doveri relativi ad Internet”. Lo stesso documento è stato presentato alla Camera dei Deputati il 28 luglio 2015 ed ha dato luogo ad una rilevante eco mediatico non sempre favorevole, con forti critiche da parte di molti giuristi. Cerchiamo di capire perché e principalmente se tali critiche siano fondate o meno.
DIGITALIZZAZIONE
di Luca Attias, Michele Melchionda e Maria Grazia Migliorini (N. III_MMXV)
Oggi quasi nessun cittadino italiano percepisce la digitalizzazione del Paese come una vera priorità per i vertici istituzionali, presenti e passati. La condizione di immobilismo in cui, da troppi anni, è venuta a trovarsi la digitalizzazione della PA italiana fa tornare alla mente il deadlock informatico, in cui due o più processi o azioni si bloccano a vicenda, perché corruzione, inefficienza, e cultura della raccomandazione possono essere combattute anche e soprattutto con l’informatica, ma la stessa digitalizzazione è ostacolata proprio dalla corruzione, dall’inefficienza e dalla cultura della raccomandazione.
TRATTAMENTO DEL DATO
di Corrado Randaccio (N. III_MMXV)
L’uso dei dati per guidare il processo decisionale non è in sé una novità e rientra nell’ambito della analitica per le aziende. La differenza rispetto al passato è che ora vengono raccolte molte più informazioni relative ad ogni elemento rilevante per prendere decisioni, grazie al continuo calo dei costi della raccolta dei dati, immagazzinamento e delle tecniche di Machine Learning.
di Franco Cardin (N. III_MMXV)
Garante della privacy – Prescrizioni del Garante per la pubblicazione di deliberazioni contenenti dati personali sull’albo pretorio online di una Regione – 26 marzo 2015 È illecito pubblicare nell’albo pretorio online documenti contenenti dati personali oltre il termine previsto dalla legge. Il principio è stato ribadito dal Garante privacy alla Regione Valle d’Aosta [doc. web n . 3882453].
di Alessandro Cecchetti (N. III_MMXV)
Opinion 01/2015 on Privacy and Data Protection Issues relating to the Utilisation of Drones. Le Autorità per la privacy europee, riunite nel “Gruppo Articolo 29”, hanno adottato un parere sull’impiego dei droni per tutti gli usi civili. Il provvedimento, di cui è relatore il Garante italiano, dà indicazioni e raccomandazioni ai costruttori e agli operatori, al legislatore nazionale e europeo e ai regolatori del settore per la tutela della riservatezza delle persone. Il WP29 chiarisce, in primo luogo, che non è l’impiego dei droni in sé ad essere problematico, quanto gli effetti potenzialmente invasivi che può produrre il loro uso e che sfuggono totalmente alla percezione delle persone. Nel caso dei droni poi, gli strumenti di tutela finora adottati risultano di ardua applicazione. A ciò si aggiunge l’attuale difficoltà di ricostruire con chiarezza la catena di responsabilità nell’utilizzo dei droni, ossia di chiarire chi fa cosa e per quali scopi: spesso i droni sono utilizzati da imprese che offrono servizi in “outsourcing” ad altri soggetti, i quali sono i veri titolari del trattamento ma non sempre hanno piena consapevolezza delle responsabilità derivanti.
di Cristina Mantelli (N. III_MMXV)
Garante della privacy – Deliberazione del 27 marzo 2014 [doc. web n. 3041680]. Il Garante ha esaminato la richiesta presentata da Assotelecomunicazioni (ASSTEL), relativa all’istituzione di una banca dati interoperatore sull’affidabilità dei pagamenti da parte degli utenti nel settore dei servizi di comunicazione elettronica, deliberando il 27 marzo 2014 di adottare uno schema di provvedimento relativo alla “Costituzione di una banca dati dei clienti morosi nell’ambito dei servizi di comunicazione elettronica” e di sottoporlo a consultazione pubblica. Tuttavia, la delicatezza del tema ha finora ostacolato l’avvio.
GIURISPRUDENZA
di Simonetta Zingarelli (N. III_MMXV)
TAR per il Lazio, Sezione Prima, sentenza n.9951 del 17 giugno 2015 e depositata il 21 luglio 2015. La prima sezione del TAR del Lazio ha accolto il ricorso delle associazioni Assintel e Assoprovider (Confcommercio), ed ha annullato in parte in sede di merito il Decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre 2014, pubblicato sulla G.U. n. 285 del 9 dicembre 2014, relativo al Sistema di identificazione pubblica SPID. In particolare, nella sentenza si legge: “la previsione, tra i requisiti per l’accreditamento dei gestori dell’identità digitale, del possesso di capitale sociale di 5 milioni di euro non è basata su alcuna percepibile caratteristica tecnica e/o organizzativa del servizio né è ricavabile da alcuna fonte normativa di grado superiore.”
di Francesca Panuccio Dattola (N. III_MMXV)
Corte dei Conti, Sezione Regionale di controllo per la Lombardia, parere n. 192 dell’11 maggio 2015. La questione posta alla Corte dei Conti riguarda la legittima assunzione da parte di un Comune degli oneri relativi alla stipulazione di “apposite polizze per garantire ai volontari adeguata copertura assicurativa contro infortuni, malattie connesse allo svolgimento dell’attività e per la responsabilità civile”. Il parere tre origine infatti dal fatto che “molto spesso cittadini singoli chiedono di poter prestare servizio volontario a titolo individuale a favore del Comune in diversi ambiti: biblioteca, uffici, tenuta del verde, manutenzione edifici ecc.”. Nel complesso normativo di riferimento la Corte intende sottolineare il concetto per cui il “volontariato possa rendere i propri servizi attraverso prestazioni personali, volontarie e gratuite, individualmente o in gruppi, con assoluta preminenza delle finalità che debbono informare l’attività di volontariato sulla forma giuridica degli organismi a cui singoli volontari aderiscono; ben potendo a quest’ultimo riguardo, e con riferimento al particolare caso in esame, esercitarsi, nei limiti sopra indicati, l’autonomia normativa, in forma regolamentare, costituzionalmente riconosciuta ai comuni”.
FATTURAZIONE ELETTRONICA
di Daniele Tumietto (N. III_MMXV)
Decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127. Approvato il Decreto legislativo che dà attuazione alle disposizioni contenute nell’articolo 9, comma 1, lettere d) e g), della Legge n. 23/14, prevedendo l’avvio della fattura elettronica tra privati e la trasmissione telematica dei corrispettivi, poi approvato in via definitiva con il Decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127 in vigore dal 2 settembre 2015.
STATISTICHE E RAPPORTI
di Valentina Pesi (N. III_MMXV)
Rapporto Assinform 2015 “Mercati, settori e dinamiche dell’information & communication technology in Italia”.Il Rapporto individua in quattro punti portanti, le opportunità di trasformazione digitale del business e gli scenari da osservare: il mobile, in tutte le sue implicazioni; il social, come idea di condivisione che tende alla sharing economy; il consumatore, sempre meno fedele e sempre più attivo; l’internet of Things (rif. http://www.rapportoassinform.it/Sintesi/Esplora-Il-Rapporto.kl).
NORME E STANDARD
di Valentina Frediani (N. III_MMXV)
Art. 26 Direttiva 95/46/CE. Per le aziende italiane ed europee che intendano allocare fuori dai confine europei I propri dati, occorre adottare una serie di prescrizioni inerenti la gestione dei dati dislocati, attuando un piano di gestione infragruppo o destinato a grandi fornitori che gestiscono i dati in Paesi Terzi. L’WP 29 ha dettato i principi di attuazione destinati ai Controllers ed ai Processors.
ARCHIVIAZIONE E CONSERVAZIONE
di Nicola Savino (N. III_MMXV)
Agenzia delle Entrate – Risoluzione n. 4/E del 19 gennaio 2015. Con la richiesta di consulenza giuridica, l’Agenzia delle Entrate conferma l’interpretazione dell’’Associazione istante ovvero che, nonostante il tenore letterale dell’articolo 7, comma 3, del D.M. 17 giugno 2014, l’obbligo di comunicazione dell’impronta dell’archivio informatico sia completamente abrogato anche per i documenti conservati prima dell’entrata in vigore del decreto.
DEMATERIALIZZAZIONE
di Fabrizio Lupone (N. III_MMXV)
Agenzia delle Entrate, provvedimento 19 settembre 2014. Al via il progetto @e.bollo per il pagamento online, con carte di credito, debito o prepagate, dell’imposta di bollo dovuta sulle istanze trasmesse in via telematica alla Pubblica amministrazione e sui relativi atti e provvedimenti. Il progetto, che fornisce un ulteriore impulso alla digitalizzazione dei procedimenti amministrativi e si inserisce a pieno titolo nell’ambito della dematerializzazione e della semplificazione degli adempimenti, nasce dal comma 596 dell’unico articolo della legge di stabilità n. 147/2013.
SICUREZZA DIGITALE
di Graziano Garrisi (N. III_MMXV)
Garante della Privacy – Misure di sicurezza e modalità di scambio dei dati personali tra amministrazioni pubbliche – del 2 luglio 2015. Le pubbliche amministrazioni che intendono mettere a disposizione delle altre PA gli accessi telematici alle proprie banche dati, in attesa della definizione degli “standard di comunicazione e le regole tecniche” da parte dell’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), dovranno adottare le misure di sicurezza fissate dal Garante privacy. Il provvedimento in commento del Garante riafferma le misure tecniche e organizzative individuate nel parere dato all’Agid nel 2013.