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Maurizio Taliano e Davide Acquaviva, “I Compro Oro”

del giro d’affari del 40%[70]. I termini di riduzione del fatturato medio si
possono facilmente comprendere: nel periodo del boom, ossia tra il 2011
e il 2012, raggiungeva anche 550-600 mila euro l’anno, adesso si parla di
un volume d’affari tra le 250 e le 300 mila euro. All’inizio dell’anno scorso
l’oro puro passava di mano a 44 euro al grammo, oggi si aggira a fatica
attorno ai 29 euro.

Tale situazione è stata confermata di recente anche nel rapporto semestra-
le dell’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) costituita presso la Banca d’I-
talia.
I motivi di questa parabola? Oltre alle sopracitate flessioni importanti sul
prezzo di scambio dell’oro, forse c’è da aggiungere che chi aveva qualcosa
da vendere lo ha già fatto. Fino a un anno e mezzo fa l’afflusso di persone
con in borsa qualche monile da vendere è stato notevole; in seguito la
bolla ha iniziato a sgonfiarsi, facendo sopravvenire una vistosa crisi anche
per questi esercizi commerciali.

«Adesso aprire un Compro Oro sarebbe una follia, si tratta infatti di un’at-
tività ormai ferma, dice Andrea Zironi, presidente ANOPO. Anche la legge
che serviva nell’emergenza, una volta approvata, a mio parere, andrà a nor-
mare un’attività che non ha più senso»[71].

Se negli ultimi anni il boom aveva contribuito fortemente allo sviluppo di
tutta una serie di attività criminose per cui i Compro Oro avevano rivelato
di essere terreno fertile, in primis il riciclaggio di denaro sporco, oggi que-
sti discussi esercizi commerciali devono fare i conti anche con un calo cre-
scente che, da alcuni, è percepito come una crisi del fenomeno.

[70] Fubini Federico, «Svendo Oro», La Repubblica, 15 gennaio 2014.
[71] Ulgheri Raffaella, «Compro Oro in crisi: fatturato dimezzato, un terzo dei
negozi chiuso», Il Sole24Ore, 19 marzo 2014.

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