Page 68 - STORIA_della_PRIVACY
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Michele Iaselli e Stefano Gorla, “Storia della Privacy”

trarsi”. Ma come è potuto avvenire tutto ciò?

Prendiamo ad esempio le teocrazie: società che si governano secondo ciò che riten-
gono essere la legge divina. Nelle teocrazie la privacy semplicemente non rappre-
senta una categoria importante. La distinzione fondamentale è quella fra sacro e
profano, e non già quella fra privato e pubblico. Tuttavia, il sacro incorpora concet-
ti che oggi associamo a quelli di pubblico e di privato. È simile al privato, perché
deve rimanere inviolato, al riparo dalle incursioni del profano; ma è anche simile al
pubblico, perché il sacro crea una comunità di fede.

Tutto ciò subisce un cambiamento nello Stato moderno. Il pubblico secolare non è
costituito da un insieme di credenze: esiste un elenco di diritti e di doveri, e le leggi
hanno una portata limitata. In una società di questo tipo, come fa il credente a dare
a Cesare quel che è di Cesare? Con quale diritto Cesare invade la dimensione del
sacro? In una società relativamente omogenea, il sacro costituisce parte integrante
della vita pubblica in quanto religione di Stato. In caso contrario, il sacro viene a
identificarsi in misura crescente con una dimensione al riparo da interferenze pub-
bliche — con il mondo del sé che dichiara “Non calpestatemi”. Si tratta probabil-
mente di una delle fonti del concetto moderno di privacy: noi tendiamo a stabilire
una connessione fra privato e sacro (…)

Questo timore del controllo pubblico di tipo totalitario continua ad essere diffuso. I
mali del potere di matrice imprenditoriale e governativa sono uno dei motivi osses-
sivamente ricorrenti nella cultura di massa. Ma anche il bisogno di eliminare il pri-
vato trasformandolo in pubblico è probabilmente altrettanto diffuso: si arriva ad
una sorta di putsch in cui i singoli bramano attenzione mentre mettono in mostra il
proprio io ipoteticamente autentico. Queste anime rivoltate si affrontano facendo
valere le proprie esigenze conflittuali, impegnandosi in schermaglie come gli ospiti
del Jerry Springer Show.

Sono estremi che creano forme estreme di cultura.

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