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Maurizio Taliano e Davide Acquaviva, “I Compro Oro”
merciali, tributari, di prevenzione incendi, sanitari, ecc.) inerenti
all’esercizio dell’attività. La documentazione da presentare può
contenere:
• dichiarazioni sostitutive di certificazioni e dell’atto di noto-
rietà relativi a tutti gli stati e le qualità personali del richie-
dente;
• destinazione d’uso e planimetria dei locali;
• copia del titolo di disponibilità dei locali;
• copia del certificato del registro delle imprese;
• partita I.V.A.[14];
• nulla osta sanitario;
• eventuale polizza assicurativa;
• versamenti vari e altri documenti o informazioni richiesti
dall’amministrazione comunale.
La dichiarazione all’Autorità locale di Pubblica Sicurezza di chi
intende far commercio di cose usate deve contenere l’indicazio-
ne della sede dell’esercizio e della specie del commercio, preci-
sando, nel caso in esame, che si tratta di commercio di oggetti
usati di pregio e preziosi. In caso di trasferimento o di trapasso
dell’azienda, la dichiarazione deve essere rinnovata.
La S.C.I.A. integra ed assorbe altresì le disposizioni e le dichiara-
zioni[15] previste dall’art. 7, D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 114, relativo
[14] L’identificativo di partita I.V.A. distingue univocamente un soggetto che
esercita un’attività rilevante ai fini dell’imposizione fiscale indiretta. È composto da
una sequenza di 11 cifre, raggruppate secondo uno schema, ed è rilasciato dall’uffi-
cio dell’Agenzia delle Entrate.
[15] È prevista la dichiarazione:
• di essere in possesso dei requisiti di accesso all’attività, previsti dalla normativa
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