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Maurizio Taliano e Davide Acquaviva, “I Compro Oro”
Si pensi che a essere registrati all’albo degli operatori professionali oro[10]
della Banca d’Italia, su oltre 28.000 attività, siamo in soli 380, tra cui la Zecca
dello Stato»[11].
[10] L’elenco degli operatori professionali in oro è tenuto dalla Banca d’Italia; vi
sono iscritte le aziende che possiedono determinati requisiti previsti dalla legge 17
gennaio 2000, n. 7 (forma societaria specifica, capitale sociale minimo di 120.000
euro, oggetto sociale dedicato e sussistenza dell’onorabilità). La Banca d’Italia è
l’ente di vigilanza e come tale controlla e monitora, sia nella fase di iscrizione sia
durante la permanenza nell’apposito elenco, che il soggetto iscritto svolga regolar-
mente la propria attività ed adempia agli obblighi ai quali è tenuto nella sua qualità
di “operatore professionale”. Per commercio di oro in via professionale si intende
l’acquisto e la vendita, per conto proprio o di terzi, di oro da investimento e di mate-
riale d’oro diverso dall’oro ad uso prevalentemente industriale, di cui si dirà meglio
in seguito.
[11] Zironi Andrea, «Aira-Anopo: si legalizzi il settore dell’oro», 30 giugno
2012, http://www.bancaemercati.com/flash-news/aira-anopo-si-legalizzi-il-setto-
re-oro/.
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