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Maurizio Taliano e Davide Acquaviva, “I Compro Oro”
creano profitti che risultano funzionali a nuovi investimenti del crimine or-
ganizzato nell’economia legale.
La criminalità organizzata è dietro al business dell’oro con un fatturato stra-
ordinario che continua a crescere: il giro d’affari dei 23.000 negozi dell’oro,
presenti in Italia, era stimato in 7 miliardi di euro nell’aprile del 2011. A
giugno 2012 la cifra superava già i 14 miliardi[57]. Un aumento disarmante,
visto anche il contesto economico di un paese, l’Italia, in piena recessione.
È chiaro che le mafie hanno rilevanti interessi in questo mercato. Il mecca-
nismo delle attività commerciali che comprano oro e pagano in contanti è
stata, per la criminalità organizzata, un’operazione di infiltrazione rapida ed
estremamente efficace. Le mafie sono state abili a posizionarsi in un setto-
re legale, utile ed a volte indispensabile per un cittadino alle prese con la
crisi. Secondo il Censis[58], nel 2012, 2,5 milioni di famiglie hanno venduto
oro o altri oggetti preziosi; 300.000 famiglie immobili e opere d’arte; l’85%
ha eliminato sprechi ed eccessi nei consumi; il 73% acquista alimenti poco
costosi, in offerta.
Secondo i dati raccolti da Thomson Reuters GFMS[59], l’Italia nel 2011 si è
piazzata, con 116,5 tonnellate, al terzo posto nel mondo - dietro la Cina -
[57] ADOC (Associazione Difesa Orientamento Consumatori), “Compro Oro:
continua il boom, nel 2012 aumento del 15% dei negozi e del 20% dei consumatori,
ma occhio alle truffe”, 22 marzo 2013: www.adocnazionale.it/2013/03/compro-oro-
adoc-continua-il-boom-nel-2012-aumento-del-15-dei-negozi-e-del-20-dei-consuma-
tori-ma-occhio-alle-truffe/ .
[58] Censis, Situazione sociale del paese, 46º Rapporto Censis, Roma, 2012.
[59] Thomson Reuters GFMS, Gold Survey, Rapporto di outlook sull’oro -
Update 2, Toronto, Thomson Reuters GFMS, 2012.
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