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Maurizio Taliano e Davide Acquaviva, “I Compro Oro”

come produttore di oro riciclato[60]. Numeri che rappresentano meglio di
un trattato di sociologia le difficoltà in cui versano tante famiglie italiane.
La particolare tipologia delle attività svolte espone molti Compro Oro all’il-
legalità. I casi di truffa, usura, ricettazione di preziosi, falso in registri e rici-
claggio sono i principali reati che ruotano attorno ai Compro Oro, diventa-
ti il punto di riferimento di molte attività criminose: sono attività illegali che
il crimine organizzato può facilmente, e con poco rischio, porre in essere.

Dal punto di vista burocratico, come abbiamo visto, avviare un Compro
Oro non è particolarmente difficile. Basta aprire una partita I.V.A., presen-
tare una S.C.I.A. al comune e chiedere un’autorizzazione alla questura.
Sono imprescindibili alcuni requisiti, comuni per una qualsiasi licenza: non
avere precedenti penali né condanne per ricettazione, riciclaggio, usura o
bancarotta fraudolenta. È evidente l’aggiramento dell’ostacolo con un pre-
stanome che permette di bypassare le difficoltà amministrative.

Nell’espansione dei Compro Oro sono rinvenibili diversi fenomeni crimina-
li quali:
a. Frode in commercio e detenzione di pesi e misure illegali.

La casistica inerente i suddetti reati è stata accennata nel paragrafo pre-
cedente.
b. Incauto acquisto, ricettazione, riciclaggio, impiego di denaro, beni
o utilità di provenienza illecita e trasferimento fraudolento di valo-
ri[61].

[60] Per “oro riciclato” si intendono gli scarti di lavorazione e la vendita, da
parte dei privati, di oro usato.
[61] Rispettivamente artt. 712, 648, 648 bis, 648 ter Codice penale e art. 12 quin-
quies D.L. 8 giugno 1992, n. 306, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge
7 agosto 1992, n. 356. Tra il reato di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza
illecita, di riciclaggio e di ricettazione vi è un rapporto di specialità. Comune è l’e-

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