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Maurizio Taliano e Davide Acquaviva, “I Compro Oro”

      e.	 Evasione e frode fiscale
          Ulteriori irregolarità possono riscontrarsi nei passaggi che i metalli
          preziosi compiono nel percorso che li porterà presso le fonderie
          autorizzate. Nel corso di numerosi controlli di polizia sono state
          individuate forme di evasione fiscale derivante da cessioni mera-
          mente documentali di rottami d’oro non riutilizzabili, in luogo di
          effettive cessioni di oggetti di gioielleria e di oreficeria usati[67].
          Abbiamo ricordato che l’oro acquistato al dettaglio da privati nei
          negozi Compro Oro non può essere alterato ma deve essere la-
          sciato nello stato in cui si trova; trattasi quindi di oggetti finiti
          usati (anelli, bracciali, collane ecc.) e non rottami e come tali riven-
          dibili in esenzione I.V.A. solamente da società professionali aventi
          requisiti a norma di legge (società per azioni o ad esse equiparate)
          iscritte alla Banca d’Italia.
          La rivendita diretta presso le fonderie da parte dei negozi di Com-
          pro Oro, per essere a norma di legge, deve avvenire con fattura
          riportante la dicitura “oggetti finiti”; prodotti acquistati al detta-
          glio da privati, i quali inevitabilmente verrebbero assoggettati
          all’ordinario regime dell’I.V.A.
          Le fonderie in Italia solitamente non svolgono questa attività per-

[67]  In un’operazione di polizia si è accertato che oggetti in oro perfettamente
integri ed in ottimo stato, quali monete, lingotti e sterline, così trascritti nell’apposi-
to registro di P.S., venivano successivamente rivenduti con la dicitura “rottami non
riutilizzabili”, falsandone così, di fatto, il contenuto. Anche il più sprovveduto dei
controllori, eseguendo una verifica, potrà domandarsi che fine abbiano fatto i pre-
ziosi acquistati dall’esercente e trascritti correttamente sul registro delle operazioni
giornaliere e da dove invece provengano i rottami che dichiara di aver ceduto alla
fonderia. Infatti i beni acquistati all’origine devono essere ceduti nello stato in cui si
trovano, non potendo il Compro Oro lavorare o trasformare gli oggetti preziosi, in
quanto questa è una prerogativa riservata ai soli operatori professionali o laborato-
ri specializzati autorizzati.

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