Page 33 - STORIA_della_PRIVACY
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Michele Iaselli e Stefano Gorla, “Storia della Privacy”

cana per due principali ragioni: innanzi tutto si trattava di un concetto in-
nato nello spirito americano, tanto da renderne inutile l’espressa menzione.
Ma anche perché, ed è una ragione più convincente della prima, la reale
minaccia alla privacy si è presentata nel momento in cui lo sviluppo dei
media e delle telecomunicazioni hanno reso concreta una lesione di tale
diritto. Dunque il concetto di privacy, in quanto bene meritevole di prote-
zione, è sempre stato insito nel più vasto campo di quel perseguimento
della felicità a cui si riferisce la Dichiarazione d’Indipendenza americana.[12]
Ciò è quanto il giudice Brandeis affermò nella sua celebre dissenting opinion
nella causa Olmstead vs. United States del 1928.[13]

Già precedentemente, nel 1886, durante il processo Boyd v. United States,
la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva riconosciuto che il IV ed il V Emen-
damento del Bill of Rights costituivano esplicita tutela contro tutte le intru-
sioni del Governo “nella santità della casa di un uomo e nell’intimità della
sua vita”. In particolare si affermava l’inviolabilità dell’abitazione del citta-
dino, e delle connesse privacies of life, che costituivano gli intangibili diritti
alla sicurezza personale, alla libertà personale ed alla proprietà privata. Ma,
se ciò costituiva un primo passo verso un effettivo riconoscimento di tute-
la, non si trattava ancora di un vero e proprio riconoscimento costituziona-
le del diritto alla privacy, che sarebbe avvenuto soltanto nel 1965, durante
la causa Griswold v. Connecticut. Il lavoro dei giudici di common law, volto
a riconoscere una tutela federale al valore della riservatezza, si è sviluppato
grazie ad un’interpretazione graduale e sistematica degli emendamenti del
Bill of Rights, in particolare del Quarto, che protegge i cittadini di fronte a
perquisizioni e sequestri ingiustificati, quando questi impediscano di gode-

[12]	 G. Sacerdoti Mariani, A. Reposo e M. Patrono, Guida alla Costituzione
degli Stati Uniti d'America, Milano, 1999
[13]	 Per un'analisi del pensiero di Louis Brandeis: S. Scoglio, Transforming Privacy: A Tran-

spersonal Philosophy of Rights, ed. Praeger, Westport, 1998, pp. 187-202.

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