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Maurizio Taliano e Davide Acquaviva, “I Compro Oro”
di talune categorie di operatori non finanziari”, ha individuato
alcuni elementi, a titolo esemplificativo, per valutare con criterio
e buon senso, la sussistenza di eventuali operazioni sospette. Tra
i soggetti destinatari del decreto sono ricompresi anche coloro
che commerciano oggetti preziosi, ai quali è stata rilasciata la
licenza di Pubblica Sicurezza ai sensi del T.u.l.p.s.[50]
Infine il decreto 231/2007 può trovare ulteriore applicazione al-
lorquando emerga che l’attività commerciale risulti un’attività “di
copertura” per la consumazione dei reati di grave rilevanza che la
normativa stessa intende contrastare.
[50] Gli indicatori di anomalia generali, contenuti nel decreto ministeriale, sono
connessi e relativi:
• all’identità o all’atteggiamento del cliente;
• alle modalità di esecuzione delle operazioni;
• ai mezzi di pagamento utilizzati.
Nel decreto, per ogni indicatore di anomalia, da verificare in via generale, sono ri-
portati, a titolo dimostrativo, diverse ipotesi. Ad esempio gli indicatori di anomalia
specifici per categoria di soggetti, con riferimento a chi fa commercio di oggetti
preziosi, sono:
• la richiesta di acquisto o vendita di beni di valore, in contanti, per importi molto
rilevanti;
• l’acquisto o vendita di beni di valore ad un prezzo incoerente rispetto al profilo
economico-finanziario del cliente;
• l’acquisto di beni per importi molto elevati da parte di una società che presenta
un capitale sociale ridotto;
• l’acquisto o vendita di beni di valore senza disporre di adeguate informazioni
sulle caratteristiche e sul valore degli stessi;
• l’acquisto o vendita di uno o più beni di valore in un ristretto arco di tempo,
soprattutto se per importi complessivamente molto differenti;
• frequenti operazioni di acquisto o vendita di beni di valore in nome o a favore di
terzi, quando i rapporti non appaiono giustificati.
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